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275. Francesco Sforza ad Angelo Acciaioli e ad Angelo Simonetta (1453 settembre 20 "apud Gaydum".)

Francesco Sforza scrive ad Angelo Acciaioli e ad Angelo Simonetta perchè intervengano presso il re per la liberazione di maestro Dunino che, a differenza dei nobili Raffaele Adorno e compagni, fatti prigionieri dal re, è uno di umili origini, ma è parente di Pietro di Val di Taro che tanto valse per il duca. Oltre a ciò, raccomanda ad Acciaioli e a Simonetta di perorare "boni trattamenti" per Raffaele e compagni.

[ 70r] Domino Angelo Azayolo et Angelo Simonete.
Perchè tra quelli generosi, zoè domino Rafaello Adorno et li compagni, quali foreno presi per quelli delIa mayestà del Re, gli è uno maystro Dunino de Val de Tarro, quale non è persona de tale auctorità nì condictione del qual sia da far stima, et perchè luy è delli parenti de quondam maystro Piero de Val de Tarro, quale quanto fosse nostro tu, Angelo, el say. Perhò vogliati operare con la prefata mayestà del Re che sia lassato andare per li facti suoy, et che dicto domino Raphaello et li altri compagni li recomandiati ala prefata mayestà che gli siano facti boni tractamenti, perché da molti ne sonno stati recomandati. Data ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.