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281. Francesco Sforza al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo 1453 settembre 20 "apud Gaydum".

Francesco Sforza vuole che il referendario di Pavia e Gracino da Pescarolo trovino un'abitazione "idonea et comoda" a Pavia per suo fratello Mansueto, abbate di San Lorenzo, che si porta lì per studi. Egli ha a Cremona una bella abitazione, attualmente è deposito del pane, che gli consentirebbe di prenderne a Pavia "una bella a pixone".

[ 71r] Referendario Papie et Gracino de Piscarolo.
Lo reverendo domino frate Mansueto, abbate de San Lorenzo, nostro fratello, ha deliberato venire Iì a fare residentia per studiare, ad lo quale è necessario havere stantia lì idonea et comoda, (a) como doveti sapere. Sichè volemo debiati vedere de meterlo in una de quelle nostre case da uno canto e como meglio ve parerà, sichè comodamente lì possa stare; e tanto più quanto nuy gli tenemo occupata in Cremona una soa grande et bella per la munitione nostra del pane, dala quale ne cavaria tanto che'l ne poria tore una bela a pixone in quella nostra cità e molto piu: sichè non seria ragionevole (b) che, occupandoli nuy la soa in Cremona e venendo luy lì per dicta casone, recevesse nè incomodo nè damno. Data (c) apud Gaydum, die xx septembris 1453.
Ser Alexander.
Cichus.

(a) Segue aciò depennato.
(b) In A ragionenevole.
(c) Segue ut depennato.