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309. Francesco Sforza ad Angelo Acciaioli e ad Angelo Simonetta (1453 settembre 27 "apud Gaydum").

Francesco Sforza dà atto ad Angelo Acciaioli e ad Angelo Simonetta d'aver inteso quanto lui, Simonetta, gli ha scritto degli spostamenti del re. La sua attenzione, però, è ferma all'altra comunicazione fatta da Antonello Staglione circa la venuta di Bonifacio con solo 25 o 30 cavalli "desarmati". Il duca vuole che entrambi facciano pressione presso il re perchè Bonifacio venga con una buona scorta di gente armata, dissipando in tal modo i dubbi del duca e dei sudditi sforzeschi circa possibili sconvolgimenti della recente quiete sul fronte occidentale.

[ 80v] Domino Angelo Azayolo et Angelo Simonete.
Questa sera havemo recevute doe Iettere da ti, Angelo, l'una de dì 24 et l'altra de dì 26 del presente per Ie quale restamo advisati sì del'andata dela mayestà del Re a Chiaravalle et del suo levarse venerdìi et seguire el camino dal canto de qua, come dele altre particularitade, aIe quale non accade fare altra respuosta non, ma ala parte de quello te ha dicto Antonello Staglione ch'el signore Bonifatio venerà senza gente et che solo menerà xxv o xxx cavalli desarmati, et cetera, et ve dicemo che nuy de zò ne trovamo, como posseti pensare, molto de mala voglia. II perchè volemo dicati ala mayestà del Re che questa venuta del dicto signore Bonifatio in questa forma darà pocha reputacione ala soa mayestà, attento che hormay per tuta Italia è divulgato et sparsa la fama dela venuta del dicto signore Bonifatio con bono numero de gente; et poi anchora dà pur a nuy umbreza et pocha secureza delle cose nostre dellà et farà stare li nostri subditi suspecti et dubiosi per modo ne poria succedere al stato nostro qualche scandalo, che non seria utile ala mayestà del Re, nè a nuy. II perchè ve vogliamo confortare et pregare che vogliati pregare et strengere la prefata mayestà del Re che servi tute quelle persuasione, accordi, vie et modi che Ii pareranno necessarie con quello illustre signore de Monferrato che Ii mandino ala soa mayestà el dicto signore Bonifatio con più numero de gente deIi loro armate et imponcto che Ii sia possibile, allegandogli vuy quelle ragione che ve parerano. Data ut supra.
Iohannes.