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315. Francesco Sforza a re Renato 1453 settembre 27 "apud Gaydum".

Francesco Sforza scrive a re Renato di essere informato sia dell'andata da lui di Benedetto Doria per conto del doge e della comunità di Genova, come di aver saputo anche da Angelo Acciaioli, Angelo Simonetta e dal vescovo di Marsiglia di quanto caldamente il re gli raccomandi la sicurezza di quello stato minacciato dalla guerra di Giovanni Filippo Fieschi. Lascia al predetto vescovo, informato da lui diffusamente degli interventi ducali per Genova, il compito di parlargli di ciò. Sono stati concessi otto giorni di congedo al luogotenente di Lodi.

[ 83v] Serenissimo regi Renato.
L'altro heri recevi la lettera dela serenità vostra de dì xx del presente continente la venuta ad la mayestà vostra de Benedicto Doria per parte del'illustre duxe et magnifica comunità de Zenoa, et ho inteso a pieno quanto strectamente et affectuosamente me recomanda la salute de quello stato per lo extremo periculo in lo quale al presente se retrova per rispecto dela guerra Iì fa Zohanne Filippo del Fiesco; et ho inteso quanto circa dicta materia ne hanno scripto domino Angelo Azayolo et Angelo Simoneta per commissione dela prefata mayestà, et ultimamente quanto a bocha diffusamente me ha referito sopra dicta materia el reverendo monsignore vescovo de Marsiglia in nome d'essa vostra mayestà. Et perchè a longo ho respuosto al prefato monsignore et informatolo largamente deIe provisione che circa ciò sonno facte per mi et de quello se pò fare, non curarò per questa mia lettera in scrivere altro ala mayestà in questa parte, attento che dal prefato monsignore restarà informata a pieno, ala quale me recomando.
Data apud Gaydum, die xxvii septembris 1453.
Iohannes.
Die xxviiii septembris.
Concesse fuerunt Iittere locumtenenti Laude pro se absentando ab officio suo spatio dierurn octo, pro suis negotiis et proficiendis.
Ser Iacobus.
Cichus.