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321. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1453 settembre 30 "apud Gaydum".

Francesco Sforza, finite ormai le raccolte di uva, fieni, mele e altri frutti, vuole che il luogotenente di Lodi proclami la revoca dei salvacondotti, per evitare che i suoi sudditi vengano danneggiati dai loro salvacondotti, "che se observano como se sa", e ne danno prova quelli di Castelnuovo.

Locuntenenti Laude.
Rendendoci certi che li homini nostri de qua d'Ada mò haverano recolti li loro vini, feni, melii et altri fruti sotto el salvaconducto che se confirmò per l'una parte et per l'altra, segondo che voy ne scriveti, volimo che debiati revocare ogni salvaconducto pubblicamente ita che dela revocatione ogni homo resta advisato; et questo facimo per non lassare Ii nostri sotto el periculo d'essere (a) presi e damnezati sotto Ii loro salviaconducti che se observano, como se sa, e como porono testimoniare Ii homini nostri de Casteliono. Mandate adoncha ad executione questa nostra mente, rendendone subinde avisati de receptione presentium, et qualiter faceritis in premissis.
Data apud Gaydum, die ultimo septembris 1453.
Ser Iacobus.
Iohannes.

(a) periculo essere scritto su rasura.