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323. Francesco Sforza allo squadrero Rabotto 1453 settembre 30 "apud Gaydum".

Francesco Sforza comanda allo squadrero Rabotto di far restituire dagli uomini d'arme le mucche prese a quelli della Bonissimsa per le tasse che da loro pretendevano, siccome il patrono ha dato a Piacenza garanzia di pagamento, come hanno potuto constatare dalle lettere del cavaliere ducale Teseo, da cui i soldati possono andare perchè "farapagare la sicurtà".

Rabotto, squatrerio nostro.
Siamo informati che haviti certe vache aIe vostre mano, Ie quali certi homini d'arme dela vostra squadra hanno pigliate per cagione deIe taxe debono havere da quelli dala Bonissima; et perchè el dicto patrone ha dato bona securtade in Piasenza, como haviti veduto per lettere de Theseo, nostro cavallero, pertanto volemo che, veduta la presente, gli faciati restuire le dicte vache al dicto patrone senza altra exceptione, et li soldati vadano a Theseo el quale farà pagare la sicurtà, overo el principale quanto sarà obligato. Et fate che de questo non habbiamo più ad scrivere. Data apud Gaydum, die ultimo septembris 1453.
Cichus.