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327. Francesco Sforza a Corrado [da Fogliano] 1453 ottobre 2 "apud Gaydum".

Francesco Sforza rimprovera il fratello Corrado per non avere annullati, come ordinatogli, i salvacondotti. S'intenda per ciò con i soldati di Castelleone.

[ 87r] Magnifico Conrado de Foliano, fratri nostro.
Per altre nostre te scripsemo che devessi revocare li salviconducti per ti concessi ali Cremaschi che erano per contracambii deli nostri, et havemo lamenta che non l'hay facto; de che molto ce maravigliamo. Et perchè non è ben facto che li nostri possano essere offesi et I'inimici non, te replicamo de novo et volemo debii revocare li dicti salviconducti et fare per modo che non ne sentiamo più querela, perchè saria uno fare sdegnare li nostri de Castellione. Et in questo non sia fallo nì exceptione alcuna, intendendote de questo et de quanto faray in questa materia con li soldati nostri de Castellione, aciò sapiano como se debeno governare. Data apud Gaydum, die ii a octobris 1453.
Irius.
Cichus.