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347. Francesco Sforza ad Americo Sanseverino 1453 ottobre 6 "apud Gaydum".

Francesco Sforza scrive ad Americo Sanseverino di gradire l'andata di re Renato a Lodi e poi, il cinque, a Pizzighettone, bramando che presto lo raggiunga. Non ha nulla da ridire circa il regale alloggiare a Cremona, che dovrà essere oggetto di cura del Sanseverino e del Colleoni. Provvederà, invece, il duca alla sistemazione del re di là dall'Oglio, ov'egli passerà, perchè la via di qua dal fiume non è sicura. In simile forma si è scritto a Giovanni Bono.

[ 102v] Magnifico Americo de Sancto Severino.
Per la vostra de dì quatro del presente, data a Lode, remanemo avisati dela venuta dela mayestà del Re Iì a Lodi, et successive del suo volere venire a Pizleone a dì cinque, al che non accade dire altro, se non che summamente ne piace et ne contentiamo grandemente aspectando Ia mayestà soa con grande affectione et desiderio che presto se retrovi de qua. Del'allozare suo et delli suoi a Cremona non dicemo altro, perché se rendemo certi che trovandove con el magnifico Bartholomeo Coglione, per vuy tuti insieme serà preso partito nel'alozare suo che serà bono; del'alozare suo de qua da Oglio ne seriti avisato da nuy. Ma ben ve avisamo che serà necessario che quello dì proprio che se partirà da Cremona la mayestà soa passa de qua da Oglio, perchè remanendo delIà non remaneria ben secura. Data apud Gaydum, die vi octobris 1453.
Bonifacius.
Iohannes.
In simili forma scriptum fuit Iohanni Bono.