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35. Francesco Sforza al capitano della Lomellina (1453 agosto 5 "in castris nostris felicibus apud Gaydum").

Francesco Sforza scrive al capitano della Lomellina di dire a Guglielmo Ripparo, già podestà di Quinzano, di portarsi dal duca per la rivendicazione degli eventuali suoi diritti sulle robe portate a Mortara da Cristoforo Marcellino, fratello del trombettiere del conte Giacomo.

Capitaneo Lumelline.
Trovandose in quelle parte Guglielmo Ripparo, nostro citadino de Cremona, quale per nuy fo potestate a Quinzano, [ 12v] volimo che tu gli comandi per parte nostra che subito se ne vengha qua da nuy senza demora alcuna per defendere la rasone soa, se alcuna n'ha, in le robbe portate lì ad Mortara per Christoforo Marcellino, fratello de uno trombeta del conte Iacomo; aliter non venendo, nuy non poderemo denegare al predicto Christoforo che non gli siano liberamente relaxate le dicte robbe. Data ut supra.
Bonifacius.
Cichus.