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378. Francesco Sforza a Raffaele Zaccaria, podestà di Tortona 1453 ottobre 18 "ex castris nostris contra Pontevichum".

Francesco Sforza vuole che Raffaele Zaccaria, podestà di Tortona, si porti da Giacomo Spinola, quondam Caroci de Luculo, e intenda bene i pensieri e i progetti suoi circa i fatti di Genova e, tornato a Tortona, lo informi puntualmente d'ogni cosa.

[ 110r] Raphaeli Zacharie, potestati nostro Terdone.
Iacomo Spinula quondam Carocii de Luchulo ne scrive de alcuni pensieri gli andavano per la mente circa li facti de Zenova et che vogliamo mandare là uno nostro fidato, unde nuy havemo deliberato tu vada ad trovarlo. Siché, havuta la presente, anderay ad trovarlo con l'aligata, per la quale gli scrivemo debbia conferire largamente con techo ogni cosa. Et sforzati intendere molto bene Ii pensieri et designi suoy et cavarne la substantia a bocha o in scripto, como te parerà, et poy te ne torneray ad Tertona alo officio tuo et ne avisaray punctualiter d'ogni cosa per modo intendiamo chiaramente el tucto. Ex castris nostris contra Pontevicum, die xviii octobris 1453.
Zanetus.
Cichus.