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388. Francesco Sforza al lodigiano Paolo Braco 1453 ottobre 19 "contra Pontevichum".

Francesco Sforza scrive al lodigiano Paolo Braco che l'uomo d'arme ducale Nicola da Reggio si è lamentato di lui per avergli preso del vino e delle biade della possessione di San Tommaso, che fu di Pietro Cagamosto. Il duca ha scritto ai Maestri delle entrate straordinarie di far sì che Nicola non abbia a subire torti e, perciò, comanda a Paolo di trovarsi con detti Maestri e di eseguire quello che gli sarà ordinato.

Paulo Braco, civi Laudensi.
Nicolao da Regio, nostro homo d'arme, se dole de te che tu gli hay tolto certo vino et biade de quella possessione de Sancto Thoma, che fo de Petro Cagamosto et factoli alcuni rencrescimenti indebitamente; per la qual cosa scrivemo ad Ii Maestri deIe nostre intrate extraordinarie che debbano provedere che al dicto Nicolao non sia facto torto; sichè volemo te retrovi con loro et faci quanto per loro sarà ordinato, et ti porti così honestamente ch'el dicto Nicolao, nè altri habia iusta casone de dolerse de facti tuoy.
Data ut supra.
Christoforus de Cambiago.
Cichus.