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407. Francesco Sforza al lodigiano Gabriele di Concorezz (1453 ottobre 28 "apud Manerbium").

Francesco Sforza comanda al lodigiano Gabriele di Concorezzo di consegnare ad Ambrogio Dente i denari depositati presso di lui. Da uno scritto rilasciato dallo stesso Gabriele e affidato al commissario, risulta che Gabriele deve, a sentenza avvenuta, consegnare i denari a chi gli consegna lo scritto, come intende fare detto Ambrogio.

Gabrieli de Concoretio, civi Laudensi.
Ambrosio Dente dice che per una differentia, quale haveva lì in Lode, forono deponuti lì presso de ti certi dinari et tu fessi uno scripto, quale fo deponuto presso el commissario lì con questa condicione che, data la sententia, tu restituirisse li dinari a qualunche te presentasse lo dicto scripto. Mò dice essere data la sententia per luy et havere lo dicto scripto. Essendo così siamo contenti et volemo che presentandote esso Ambroso lo dicto scripto, tu gli debii assignare li dicti dinari liberamente et senza contradictione alcuna, como è iusto et raxonevele. Data ut supra.
Irius.
Cichus.