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413. Francesco Sforza agli uomini di Val Gandino 1453 novembre 2 "contra Roadum".

Francesco Sforza fa noto agli uomini di Val Gandino la sua aspirazione a che i popoli gli siano devoti, preferendo "haverli per amore che per forza". Si meraviglia perciò. che, contrariamente a quello che hanno fatto gli altri, essi non si siano curati di presentarsi da lui. Da ciò il suo sollecito perchè mandino quattro o sei dei loro "per pigliare intelligentia et accordio" con lui, ammonendoli che, altrimenti, se capiteranno loro dei guai, lo imputino a loro stessi.

Hominibus Vallisgandini.
Doveti hormay sapere quali et quanti siano li progressi nostri quali, per gratia del'altissimo Dio, succedono felicemente, et speramo de hora in hora debbano sucedere meglio, perché ogni rasone è del canto nostro. Nuy domandiamo tuti questi populi ala devotione nostra, et più caro ne è (a) haverli per amore che per forza.
Pertanto meravigliandone che fin ad qui non siati venuti da nuy, como fanno li altri, per le presente ve admoniscomo et rechiedemo che subito, recevute queste, debiate venire o mandare qua de nuy quattro o sey de voy, ad li quali vogliamo che le presente nostre lettere siano plenissimo salvoconducto de venire et retornare per pigliare intelligentia et acordio con nuy, et da nuy sperate havere ogni bono tractamento con effecto; altramente s'el ve interviene male, inputartilo ad voy stessi et non ad nuy. Data contra Roadum, ii novembris 1453.
Christoforus de Cambiago.
Cichus.

(a) Segue per depennato.