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419. Francesco Sforza al condottiero Giovanni Anguissola 1453 ottobre 31 "contra Rogadum".

Francesco Sforza scrive al condottiero Giovanni de Angusolis che rinvia nel Piacentino il suo famiglio Luigi da Romano per ottenere carri per il trasporto del pane in campo. Lo sollecita a intervenire presso i suoi iuomini, che si sono mostrati in ciò "duri et renitenti", perchè siano ora esempio agli altri "de ben fare".

Domino Iohanni de Angusolis, armorum ductori nostro dilectissimo.
Remandemo Aluysio da Romano, nostro famiglio portatore della presente, lì in Piasentina per conseguire el facto del carigio da condure el pane a questo nostro felicissimo exercito, segondo già più fo ordinato et rechiesto. Et perchè li vostri homini fra li altri molto sonno stati duri et renitenti, che non credemo già sia stato de vostra voluntà, anze credemo ve debba essere stato molestissimo, et tanto più quanto più delli altri voy (a) intenditi quanto importa la victualia ad lo exercito, ve confortemo adoncha, stringemo et caricamo faciati tale opera verso li dicti vostri homini [ 122v] che siano exemplo ad li altri de ben fare, como se rendemo certissimi che fariti, perchè in questo consisti nedum il facto nostro, ma etiam el vostro et de cadauno che ha animo et desiderio de ben vivere. Data contra Rogatum, primo novembris 1453.
Aluysius.
Cichus.

(a) voy in interlinea.