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425. Francesco Sforza agli ebrei, deputati all'estimo, Salomone Antiquo di Parma, Susinavo di Monza e Iosep di Castell'Arquato (1453 novembre 3 "contra Rogadum").

Francesco Sforza vuole che gli ebrei, deputati all'estimo, Salomone Antiquo di Parma, Susinavo di Monza e Iosep di Castell'Arquato si astengano, come già disse, tramite Cicco, a Manno e compagni, di fare l'estimo dei denari di maestro Iacob e del Salomone, ebrei di Castell'Arquata, ben sapendo quello che hanno pagato.

Salamoni Antiquo de Parma, Susinavo de Modoetia et Iosep de Castro Arquati, ebreis, deputati ad extimum.
Pare che cerchiati de mettere extimo ali dinari de maistro Iacob et de Salamone, suo fratello, ebrei, quali dinari sonno apresso de Salamone et de Iosep da Castelarquà; de che ve dicemo che, como facessimo dire ad Manno et ali compagni per Cicho, nostro secretario, non volemo che li fazati fare dicto extimo, né che li fazati pagare a loro cosa alcuna, perché sapeti quello che hanno pagato. Data ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.