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428. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Vigevano 1453 novembre 3 "contra Rogadum".

Francesco Sforza scrive al podestà, al comune e agli uomini di Vigevano che, siccome Abraam de Ardiciis, segretario e cancelliere ducale, si trova da più mesi utilmente per servizio ducale in Francia e presso re Renato, vuole che, a riconoscimento dei suoi meriti, lo si esoneri, dal giorno della sua partenza fino a quello del suo ritorno, da qualsiasi carico straordinario.

Potestati, comuni et hominibus Viglevani.
Perché, como sapeti, già più mesi sonno passati, che lo egregio Abraam de Ardiciis, nostro secretario et cancellero, ene adoperato in li nostri servicii in le parte de Franza et dappuoy continuamente apresso ala mayestà del re Renato, del'opera del quale ne reportiamo satisfactione et contentamento, ve [ 124r] comandiamo et volemo, parendone ragionevole, che non sia equalmente artato ala contributione delli carrichi, como gli altri che non sonno fatichati como luy, che dal dì primo che luy se partì per andare in essi nostri servicii per fin al dì ch'el retornerà, non lo debiati molestare, nè fargli impazo alcuno per qualunque carico se voglia extraordinario imposto et che se imponerà in l'avenire; et questo per retributione delli meriti suoy et per dare exemplo ad Ii altri per essere più prompti ali nostri servicii. Imo volemo, se alcuna molestia gli fosse facta, la debiate liberamente revocare. Data apud Rogadum, die iii novembris 1453.
Bonifacius.
Cichus.