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432. Francesco Sforza al capitano della Lomellina (1453 novembre 4 "ex castris contra Rovatum").

Francesco Sforza vuole che il capitano della Lomellina, appurata la verità di quanto dice lo squadrero ducale Giovanni di Albanesi, induca Giacomo da Landriano, abitante a San Nazzaro, a restituire il fermaglio, avuto da Giovanni, che gli ha reso, secondo l'accordo, il cavallo per mancato suo gradimento.

Capitaneo nostro Lomelline.
El conte Zohanne di Albanesi, nostro squadrero, dice che, havendo comprato uno cavallo a Iacomo da Landriano, habitatore de San Nazaro, et datoli uno fermaglio in pegno con questa condictione che, non (a) piacendoli el cavallo, lo dovesse restituire et esso Iacomo rendergli li dinari; et havendoli restituito lo dicto cavallo, perché non gle piaque, el dicto Iacomo non gli vole restituire esso fermaglio; el che non è nì iusto, nì conveniente. Peretanto te commettiamo et volemo che, intesa questa cosa, debii astrenzere lo dicto Iacomo a restituire esso fermaglio, se le conventione havute tra loro sonno tale, como è dicto de sopra. Data ut supra.
Iohannes.

(a) non in interlinea.