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437. Francesco Sforza al cancelliere Teseo da Spoleto (1453 novembre 4 "ex castris contra Rovatum").

Francesco Sforza ordina al suo cancelliere Teseo da Spoleto che, con i denari avanzati per il fieno degli uomini di Calvisano, paghi, come ha fatto con gli altri, il fieno dato dal canonico piacentino Giovanni de Carlo. Similmente faccia con i massari di Antonio e Gabriele dei marchesi de Malvitiis.

Theseo de Spoleto, cancellario nostro.
Volimo che deli dinari, li quali tu hay retenuti per lo feno delli homini da Calvisano, fazi pagare domino prete Iohanni de Carlo, canonico Piasentino, de tuto el feno che luy ha dato ali dicti homini de Calvisano, secundo hay facto pagare alli altri, delli quali te havemo scripto; et questo non manchi. Et el simile te dicemo de quello hanno dato li massari de Antonio et Gabriele de Malvitiis marchesi, et cetera. Data ut supra.
Cichus.