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438. Francesco Sforza ai consoli, al comune e agli uomini delle Glarole (1453 novembre 4 "ex castris contra Rovatum").

Francesco Sforza scrive ai consoli, al comune e agli uomini delle Glarole che revoca, per insufficiente informazione, la concessione di privilegi giurisdizionali e di dazi accordata ai gentiluomini di lì, volendo ora, "avuta più matura informatione" che quanto ai dazi e all'alltro si osservi quanto veniva praticato alla morte del defunto duca. Di ciò si intendano con Gracino da Pescarolo e con il referendario di Pavia.

Consulibus, comuni et hominibus Glarolarum.
Altre volte, non havendo nuy havuto quella vera informatione che se rechiedeva, concedessemo alcuni privilegii ali zentilhomini de quella nostra terra circha la iurisdictione et dacii de quella terra; li quali privilegii, havuta mò più matura informatione, intendemo revocare, et per le presente revochemo, volendo et ex nunc ordinando che quanto ali dacii et altre cose se observi el modo et stille qual se observava al tempo della morte del'illustrissimo quondam bone memorie duca passato.
Et de questo intenditive con domino Gracino da Piscarolo,et referendario nostro de Pavia. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.