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460. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 novembre 7 "apud Rovatum").

Francesco Sforza avverte il luogotenente di Lodi che non occorre più dar noie ai Lodigiani per la guardia dell'Adda. Faccia, invece, ben vigilare la città, il ponte e il revellino.

Locumtenenti Laude.
Perché per Dio gratia le cose nostre sonno reducte in modo che non bisogna più dubitare che l'inimici passano Adda, volemo et comettiamo che non debiati lassare sia data molestia né impazo alcuno alli homini nostri de Lodesana, tanto del vescovato de Sopra quanto de quello de Sotto, per la guardia del fiume (a) de Adda, ma lassarli stare ad fare li facti loro ad casa sua; et questo non manchi per cosa alcuna. Fareti pur fare bona guardia de dì et de nocte ad quella nostra citade, ponte et revellino, aciò non possiati essere inganato. Data ut supra.
Zaninus.
Cichus.

(a) Segue et cetera depennato.