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463. Francesco Sforza al notaio Iacobo Policastro, castellano del castello di Vigevano 1453 novembre 9 "apud Rovatum".

Francesco Sforza comanda al notaio Iacobo Policastro, castellano del castello di Vigevano che a chiunque manderà Gabriele, ufficiale generale ducale sopra le munizioni, deve consegnare tutta la polvere di bombarda e da schioppo che ha nella rocca. In simile forma fu scritto a Iosep de Cortonio, castellano di San Colombano; a Venturino de Brambilla, castellano della rocca di Lodi, fu scritto di consegnare la polvere, che si trova presso di lui, al luogotenente, al referendario e al tesoriere di Lodi.

[ 131r] Nobili viro et notario Iacobo Policastro, castellano arcis Viglevani.
Volemo, et così per la presente te comandiamo che ad qualunque presente portatore che mandarà da ti Gabriele, officiale nostro generale sopra le monitione, debii dare et consignare tutta quella polvere da bombarda et da schiopeti che tu hay in quella nostra rocha, che non gli ne manchi niente, visis presentibus et remissa ogni casone et exceptione. Et questo non mancasse per quanto tu hay ad caro la gratia nostra et, ad ciò che firmamente tu credi et sii certo questa essere così la nostra voluntate et intentione, habiamo (a) soctoscripta la presente de nostra propria mano. Data apud Roadum, viiii novembris 1453.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria.
Zaninus.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit magnifico Iosep de Cortonio, castellano Sancti Columbani.
Item Venturino de Brambilla, castellano arcis nostre Laude, ut debeat consignare pulverem existentem penes se locumtenenti, referendario et thexaurario Laude.

(a) habiamo ripetuto.