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466. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo, al referendario, al tesoriere, e all'ufficiale delle munizioni di Pavia (1453 novembre 9 "apud Rovatum").

Francesco Sforza avverte Gracino da Pescarolo, il referendario e il tesoriere, nonchè l'ufficiale delle munizioni di Pavia d'aver ordinato che da Milano e da molti altri luoghi siano loro inviate polvere da bombarda e da schioppo, nonchè pietre da bombarda, che trasmetteranno immediatamente a Gianfilippo, ufficiale delle munizioni di Cremona.

Domino Gracino de Piscarolo, referendario et thexaurario et officiali munitionis nostris (a) Papie, dilectis.
Havemo ordinato ve sia mandato da Milano et da molti altri nostri lochi polvere da bombarda et da schiopeti et prete da bombarda; pertanto volemo, et così per questa ve comandiamo che subito et immediate ve serano mandati dicte polvere et prete da bombarda, senza perdicione de tempo le debiati mandare ad Cremona in mano de Iohanne Filippo delli Allegri. Et in questo non metteti intervallo alcuno de tempo. Data ut supra.
Zaninus.
Cichus.

(a) Segue Cremone depennato.