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483. Francesco Sforza a Bonifacio, dei marchesi di Varzi (1453 novembre 13 "contra Urceas Novas").

Francesco Sforza avverte Bonifacio, dei marchesi di Varzi, che il condottiero Sagramoro da Parma si è lagnato con lui per vantare ancora dei denari assegnatigli a Varzi sulle tasse dei cavalli. Prima di rispondere a Sagramoro, il duca ha voluto avvertirlo perchè, con i suoi parenti, provveda a soddisfare il condottiero.

Bonifacio, ex marchionibus Varcii.
El spectabile Sagramoro da Parma, nostro conductero, ne ha facto querella che di dinari li foreno assignati lì a Varce sule taxe di cavalli ne resta havere certa quantità, la quale non ha possuto retrare per modo alcuno. Et perché sempre havemo amato ti et li tuoy parenti e la casa toa, como hai possuto cognoscere per efecto, anzi che habiamo dato altra respuosta a prefato Sagramoro, te havemo voluto far scrivere questa che se poy accadesse altro non possi dire non esserne stato avisato; unde per questa te [ 134v] te dicemo che tu vogli, recevuta questa, essere con dicti touy parenti et fare tale provisione che Segramoro predicto possa integramente conseguire el debito suo et essere satisfacto dela assignatione soa, altramente ne rencrescerà et ne faremo tale demonstratione che intenderay havere facto male. Data ut supra.
Iacobus de Rivoltella.
Iohannes.