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504. Francesco Sforza al luogotenente e al referendario di Lodi 1453 novembre 16 "contra Urceas Novas".

Francesco Sforza scrive al luogotenente e al referendario di Lodi lodandoli per l'invio a Cremona della polvere da bombarda e da cerbottana. Conferma quanto ha già scritto che, nonostante l'arrivo a Crema di Matteo da Capua e di Bettino da Calcina, che "hanno corso a Pandino", si debba mantenere la spesa ai suoi uomini, ma revocare quella agli uomini di lì per i retrovardi, che si terranno alla riva sempre pronti a operare.

Locumtenenti et referendario Laude.
Havemo recevuto le vostre lettere, per le quale ne avisati havere ordinato de mandare quello polvere da bombarda et da cerabotane a Cremona, et che per la venuta de Matheo da Capua et de Bettino da Calcina a Crema, quali hanno corso a Pandino, forse seria bene non remettere ancora per qualchi dì le guardie deli duy retrovardi pagati per le comunitate. Et respondendo dicemo, circa'l facto dele polvere, haveti facto bene et ve ne commendiamo; ala parte deli retrovardi intendimo, per la venuta de coloro a Crema retenire quella spesa al'homini nostri, anci volimo, como per due altre nostre ve havimo scripto, che le debiate revocare nec proinde dare più impazo né spesa al'homini. Ma bene volimo che dicti retrovardi se tengano ala rippa apparechiati per potterse opperare ali bisogni; et cossì facite. Data contra Urceas Novas, die vi novembris 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.