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507. Francesco Sforza al referendario di Piacenza e a Teseo (1453 novembre 16 "contra Urceas Novas").

Francesco Sforza informa il referendario di Piacenza e Teseo di aver stabilito che re Renato alloggi con 1000 cavalli in quella città e di averne scritto al podestà, al capitano e ai deputati sopra gli alloggiamenti oltre che allo stesso Teseo che, da dovunque si trovi, deve portarsi a Piacenza e aiutare in tutto, die noctuque, a mettere ordine alle sistemazioni necessarie. Siccome il re e il suo seguito hanno fatto rilevare che ad Alessandria e altrove non hanno pagato dazio per pane, vino e altre cose, è opportuno che anche lì si facciano tutte le agevolazioni possibili e si trattino con ogni riguardo.

Referendario Placentie et Thexeo.
Carissimi nostri, perché havimo deliberato de presente dare le stantie ala maiestà del re Renato et ordinato che in quella nostra cità allogii la sua mayestà cum mille cavali, havimo scrito al podestà, capitaneo e deputati sopra li logiamenti et a te, Thexeo, una littera, dela quale vi mandiamo la copia introclusa ale presente. Et per questo volimo che tu, Thexeo, subito ala receputa de questa, te debbi partire d'ogni luogo, dove te trovi lasando ogni altra cosa, et andare a Piasenza per adiutare a metere ordine a questi logiamenti, die e note, senza perdimento de tempo, perché le gente vengono via de mane in mane. Ceterum, perché la mayestà sua et li suoi ne hano facto dire che tropo gli seria grave pagare li datii del pane, vino et altre cose gli bisognarà comprare, non havendo pagato in Alexandrina, né in altrove dove è stato, volimo che per ogni meliore modo possibille adaptate la cosa e vediate de farli tute quelle esevelece, boni tractamenti e carece che sia possibille, e più che non faresti a nuy. Et sopra tuto provedite, e cum parole e cum fati, che li suoi se habiano a contentare e fare bona relatione ala sua mayestà. Data ut supra.
Cichus.