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510. Francesco Sforza al commissario e al podestà di Ripalta 1453 novembre 16 "contra Urceas Novas".

Francesco Sforza scrive al commissario e podestà di Ripalta che ha concesso a Battista d'Appiano, con i salari, le benemerenze e onoranze connessi, l'ufficio della notaria di quella terra in riconoscenza per quanto si è prodigato perchè essa passasse in suo potere.

[ 140v] Commissario et potestati R(i)ppalte.
Per alcuna retributione dela fede et devotione porta a nuy et al stato nostro Baptista d'Applano, habitatore de quella nostra terra, nec minus deli benemeriti, fatiche et periculi, quali sapemo ha usato a questa volta aciochè quella terra se reducesse ala obedientia et devotione nostra, gli havimo donato et concesso liberamente l'offitio dela Notaria d'essa terra con tute le sue honorantie, salarii, preheminentie, honori et comoditate ac prerogative spectante al dicto offitio et usitate de haverse per li suoy precessori quali hanno exercito et tenuto esso offitio. Sichè pertanto volimo et commandiamoti che metti el dicto Baptista, induchi et mantenghi ala possessione et tenuta d'esso offitio, facendogli respondere senza veruna exceptione deli dicti salarii, commoditate, prerogative, emolumenti et honorantie ali tempi debiti et usitati per lo passato, como è la nostra totale intentione. Data contra Urceas Novas, xvi novembris 1453.
Advena.
Cichus.