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52. Francesco Sforza al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo (1453 agosto 10 "in castris apud Gaydum").

Francesco Sforza si lamenta con il referendario di Pavia e con Gracino da Pescarolo per non avere ancora provveduto a far corrispondere a Giacomo Scrovegno la provvisione assegnatagli e di cui abbisogna, siccome vive fuori casa sua e non ha molte altre entrate per sostentare la sua famiglia.

Referendario Papie et Gracino de Piscarolo.
Per più altre nostre littere ve havemo scripto e caldamente cometuto che dovesti far respondere al nobile Iacomo Scrovigno dela provixione qual gli havemo assignata, e pur non l'havita facto, segondo siamo informati. La qual cosa invero ne rencresce assay perché, como dovete anchora voi pensare siando el bon zentilhomo fora da casa soa e non havendo molte altre intrate per vivere dela soa fameglia, gli è bisogno omnino dela dicta previsione. Sichè, se haveti voglia farne cosa che ne sia grata, fateli respondere dela dicta sua provisione senza altra repplicatione da nostre lettere, che ben dovete essere certi, havendoglila assegnata, volimo che l'habia. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.