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528. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 novembre 19 "contra Urces Novas").

Francesco Sforza si compiace con il luogotenente di Lodi per la revoca dei salvacondotti e per la direttiva al provveditore di Crema. Si dice disponibile ad assecondare Ettore, governatore dell'abbazia di Cerreto, che desidera far rientrare presso di lui i suoi massari dalle parti ov'è il duca, purchè, deciso che abbiano il loro ubi consistant, ivi permangano.

Locumtenenti Laude.
Inteso quanto ne scriveti della receputa delle nostre lettere per la revocatione delli salviconducti et del'altra directiva al proveditore de Crema, ne piace; ma perché diceti che Hectore, gubernatore dell'abatia de Cerreto, voria far potere venire li suoi massari dal canto nostro, dicemo che siamo contenti gli diate licentia con questo che, venuto serano dal canto nostro, non possano retornare né praticare dal canto. Et quando intendesseno fare altramente, volimo che stiano pur de là, ordinandoli che non debbiano praticare dal canto dellà et de qua, ma stare firmi dove elegerano la stantia loro. Ala parte delle victualie quale rechiedeno quelle nostre gente de Giaradada, dicemo che ge la debiati concedere, como per altre nostre ve habiamo scripto. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.