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537. Francesco Sforza al commissario Francesco Giorgio e al familiare ducale Raffaele de Pugnelis (1453 novembre 19 "contra Urceas Novas").

Francesco Sforza scrive al commissario Francesco Giorgio e al familiare ducale Raffaele de Pugnelis che gli uomini di Casteggio si dicono impossibilitati a fornire i duecento sacchi di frumento loro imposti, perchè il raccolto non ha consentito loro di averne a sufficienza per il loro uso. Il duca ribadisce loro di attenersi a quanto ha detto di pigliare dagli uomini "quello vogliono dare de loro bona volontà."

[ 147r] Francisco Georgio, comissario, et Raphaeli de Pugnelis, familiari nostro.
Dilecti nostri, perchè quelli da Chiastezo se gravano che Ii hay ti, (a) Francesco Zorzi, imposti una prestanza et graveza de docento sachi de fromento, li quali dichono essere inhabili ad poterlo fare per Ia mala conditione hanno havuta per Ia quale non hanno recolto ad sufficientia per uso Ioro, de che ve dicemo che vogliati havere respecto ala conditione del luoco, et non vogliati agravarli più che siano agravati Ii loro vicinii circonstanti, et fati per modo non habiano casone de gravarse più de voy; et fate per modo che dicti homini non se possano per niente gravare, che sapeti ve habiamo dicto se piglia daIi homini queIIo vogliono dare de loro bona voluntà, et non altramente; et così volemo che fazati. Data ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.

(a) Segue Nicolò depennato.