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539. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 novembre 19 "contra Urceas Novas".)

Francesco Sforza fa sapere al luogotenente di Lodi che non gli pare più necessaria (come del resto gli ha già comunicato con due lettere) la spesa dei retrovardi.pagati dalle comunità. Quanto agli altri due, avuti a spese ducali, che ritengono sarebbe bene vendere salvandone, però, le armature, il duca non ha difficoltà che facciano come credono, ma non ne spendano il ricavato senza sua licenza. Con le persone che vengano da Crema e da Bergamo per acquisto di vettovaglie si comportino con discrezione.

Locumtenenti Laude.
Respondendo ale vostre littere circha'l facto delli retrovardi pagati per Ie comunitate, Ii quali non haviti anchora voluto fare licentiare per lo dubio a vuy posto per domino Morello, dicemo, como per altre due ve havemo scritto, che a nuy non pare più necessaria quella spexa e volemo la togliate via per alleviare el carico ali homini nostri.
Ala parte del'altre duy pagati a nostre spexe, Ie quale diciti, segondo el consilio a vuy dato, seria meglio vendere e salvare Ie armature d'esse, dicemo che siamo contenti che faciati como meglio ve pare non lassando spendere li dinari che se ne cavarà senza nostra licentia. Ala parte delli homini e femine quali da Crema e Bergamo vengono Iì per necessità del vivere e cazati dala fame, dicemo che questo se vole intendere et regere con discretione. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.