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54. Francesco Sforza a Gentile della Molara (1453 agosto 10 "in castris apud Gaydum").

Francesco Sforza prende atto dell'andata di Gentile della Molara a Castelnuovo Tortonese con il cancelliere del duca di Modena e dell'incontro ivi avuto con il luogotenente e gli uomini del posto. Gli fa presente che come i locali vogliono essere risarciti dei danni subiti dai soldati del Colleoni, altrettanto vale l'opposto, perchč lo Sforza intende che i suoi uomini "non siano da mancho et pegio tractati che li dicti uomini di Castelnovo". Lo informa di aver scritto ad Orfeo di portarsi dal conte Pietro Torelli per domandargli i 2000 e pių ducati dovuti e, avutili, saranno destinati al Colleoni.

Gentili dela Molara.
A questi di passati recevessemo la toa lettera de di cinque presente per la quale restiamo a compimento advisati dela andata toa a Castelnovo del Tertonese et de quanto hay facto con lo cancellero del'illustre ducha et con il locotenente et homini d'essa terra; al che respondendo, dicemo ne piace quanto hai facto et te ne comendiamo; bene te recordiamo et volemo che, cosė como li dicti homini voleno, che gli siano satisfacti li damni facti a loro per li soldati del magnifico Bartholomeo Coleone, che tu fazi con effecto che anchora ali dicti soldati siano integramente satisfacti tuti li damni quali loro habiano recevuti per casone deli dicti homini, como č iusto et raxoneveole et debito, perchč nostra intentione č che li nostri non siano da mancho et pegio tractati che li dicti homini de Castelnovo; et cosė intendemo de quelli altri homini [ 17v] nostri del paese, quali intendemo hanno recevuto molti damni per casone d'essi homini de Castelnovo.
Ala parte delli ducati doa millia del conte Petro Torello, nuy havemo scripto ad Orfeo che lo debia andare ad trovare et domandargli li dicti ducati doa millia e pių. Et possendogli (a) havere gli havemo scripto che siamo contenti siano dati al magnifico Bartholomeo: prende atto del che, ne porrai avvisare la sua magnificentia. Data ut supra Leonardus.
Iohannes.

(a) et possendogli ripetuto.