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552. Francesco Sforza a Carlo da Cremona, ufficiale delle caccce (1453 novembre 23 "contra Urceas Novas").

Francesco Sforza informa Carolo da Cremona, ufficiale delle caccce, che assecondando le loro richieste, ha concesso a Giacomo da Sena e a magistro Franzino di Piscari, di poter tagliare nei loro boschi del Pavese della legna da ardere, ben vigilando che non tocchino legna da opera.

Carulo de Cremona, officiali nostro caciarum.
Per compiacere a Iacomo da Sena et magistro Franzino di Piscarii, per parte delli quali siamo stati pregati (a) gli vogliamo concedere licentia che posseno far tagliare neli suoi bosch, quali hanno in Pavese fora del (b) nostro barcho, ligname da focho per suo uso; tamen dicemo che siamo contenti gli presti pacientia che possano fare tagliare del dicto legname per usare solamente al focho loro, advertando perhň che sotto questo non fazano tagliare ligname da opera né altro ligname per lo qual venissero guasti li boschi.
Data ut supra.
Bonifacius.
Iohannes.

(a) pregati scritto su altra parola abrasa.
(b) fora del scritto su altra parola abrasa