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557. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo e al referendario di Pavia (1453 novembre 24 "contra Urceas Novas").

Francesco Sforza fa presente a Gracino da Pescarolo e al referendario di Pavia la massima urgenza che si ha, in campo, di vettovaglie per poter tenere unito l'esercito. Ha l'impressione che Raffaele Pugnello, mandato per trovare frumento, venga menato per le lunghe. Siccome Raffaele gli ha scritto che si porta Oltrepo e in Lomellina, sollecita Gracino e il referendario di montare immediatamente a cavallo alla ricerca di tanto frumento, farlo macinare e mandarne subito la farina a Cremona ai commissari addetti alla preparazione del pane.

[ 151r] Domino Gracino de Piscarolo et referendario Papie.
Perchè al presente non havemo cosa che ne prema né che sia de equiparare de importantia ad alcuna altra cosa quanto è il facto delle victualie, in le quale consiste adesso tuto el facto nostro, et perchè senza victualie questo nostro exercito non se potria mantenere unito et insieme, como è nostra intentione et la importantia del facto nostro. Et havendo noy mandato là Raphaele Pugnello per recatare una notabile summa de formento, ne pare sia menato molto alla longa et in modo che ne poressemo morire de fame che stesse a sua speranza; et perchè dicto Raphaele ne ha scripto che se resta ad componere alcune terre delIà da Po et in Lomellina, volemo subito, havuta questa, debbiati montare ad cavallo et andare per tuto dove serà necessario et recatare maiore quantità et summa de fromento serà possibile potere havere. II quale, como fareti condurlo, vogliati tuto farlo macinare in farine et quelle, como se venerano macinando, inmediate et senza perditione alcuna de tempo le fareti condure ad Cremona; et che siano consignate ali nostri comissarii sopra la fabrica del pane. Et in questo non gli perdere una hora de tempo, postponendo ogne altra cosa da canto, perchè ogni hora importa adesso al facto nostro uno mese. Data ut supra.
Zaninus.
Cichus.