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558. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 novembre 24 "contra Urceas Novas").

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Lodi di non molestare il fratello del suo cameriere Franceso da Lampugnano con la richiesta di biada per cavalli, perchè quella poca ch'era rimasta fu data ai Francesi quando alloggiarono lì.

Locumtenenti nostro Laude.
Ne ha significato Francesco da Lampugnano, nostro camerero, che volite artare suo fratello a casa ad cundure qua al nostro felice exercito una quantità de biava da cavalli, ala quale non seria sufficiente, perchè non gli n'è : quella pocha, che gli era, fo consumata per Ie gente Franzose, quaIi a questi dì passati se allogioreno lì. Per la qual cosa non voleno che lo debbiati artare, sia gravare a quello che'l non possa fare, ma solamente a mandare de quelle cose che'l pò. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.