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57. Francesco Sforza al cancelliere Alessandro Ubertario 1453 agosto 11 ("in castris apud Gaydum").

Francesco Sforza risponde al suo cancelliere Alessandro Ubertario di aver ricevuto le sue lettere circa la consultazione sul fatto di Barbiano. Ha pure appreso delle lettere inviategli da Agostino Baraco in merito al parere dei dottori del Collegio. Gli fa sapere che non ha tempo per cercare di avere il breve apostolico, l'investiture e le altre cose cui accenna Agostino; col tempo si avrà tutto.

Alexandro Ubertario cancellario nostro.
Havemo recevuto doe toe lettere dupplicate circha'l facto del consultare su el facto de Barbiano; et inteso quanto tu scrive et così intesa la copia della lettera, quale te ha scripta meser Augustino Baracho circha al parere delli doctori et del Colegio, et cetera, dicemo che non havemo tempo de circhare de havere el breve apostolico et la investitura, et le altre cose contene la lettera del dicto meser Augustino, ma col tempo non dubitamo ch'el se haverà quanto bisognerà, ma vogliono a consigliare li doctori facendo firmo presuposito che se habia dicto breve et investitura et tute quelle cose che contene la lettera del dicto meser Augustino. Et non se possendo havere, saremoli inganati nuy. Data ut supra, die xi augusti 1453.
Ser Iohannes.
Cichus.