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580. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo e al referendario di Pavia (1453 novembre 29 "apud Urceas Novas").

Francesco Sforza fa sapere a Gracino da Pescarolo e al referendario di Pavia che Lorenzo Isimbardi e Giacomo Scrovigno pretendono di avere entrate da Cairo. Il duca consente che essi abbiano solamente una provvisione, come e dove a Gracino e al referendario parrā.

Domino Gracino de Piscarolo et referendario Papie.
Perchč Laurenzo Isimbardo et Iacomo Scrovigno pretendeno dovere havere intrate del loco de Cayro del contado de quella nostra cita, et l'uno et l'altro se lamenta che non gli č resposto d'essa, et nuy non la prometesserno nč al'uno nč al'altro, ma gli prometessemo certa provisione a caduno de loro, como sapeti, ve dicemo che nč l'uno de loro volimo habia dicte intrate, ma gli respondiati ad caduno de loro la soa provisione, como et dove ve parerā meglio; et in questo ve portareti talmente et gli usareti tale parole al'uno et al'altro che tuti duy restino contenti et ben satisfacti. Data ut supra.
Marchus.
Cichus.