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606. Francesco Sforza all'ufficiale delle bollette della città di Pavia (1453 dicembre 4 "apud Urceasnovas").

Francesco Sforza informa l'ufficiale delle bollette della città di Pavia che, per compiacere Bartolomeo Colleoni, consente a don Giovanni da Fiorenzuola di ritornare nel suo borgo, libero di muoversi a suo piacere. Eguale grazia concede pure al di lui fratello Alberto.

[ 160v] Officiali buletarum civitatis nostre Papie.
Ad contemplatione del magnifico Bartholomeo Coglione, nostro capitaneo dilectissimo, siamo contenti che don Iohanne da Fiorenzola, quale è lì in quella nostra cità religato, retorni ad repatriare alIa dicta terra de Fiorenzola et faze Ii facti suoy liberamente; et così volemo, havuta questa, il debie licentiare et lassarlo andare ad suo piacere dove Ii parerà, perchè gli havemo facta gratia libera, admonendolo che de qui indreto attenda ad far bene et vivere bene, como degono vivere Ii suoi pari, et che non se impaze de quello che non gli toche. Et siamo ancora contenti et volemo che tu licentie Alberto, fratello del dicto don Iohanne, che retorne ad repatriare ad casa sua ad Fiorenzola, al quale havemo facto gratia ad contemplatione del prefato magnifico Bartholomeo Coglione. Data ut supra.
Zaninus.
Cichus.