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618. Francesco Sforza al cancelliere Teseo da Spoleto (1453 dicembre 5 "apud Urceasnovas").

Francesco Sforza fa notare al cancelliere Teseo da Spoleto che lą sono arrivati con re Renato alcuni uomini d'armi e, fra gli altri Giovanni Robino, che tenterą di alloggiare fuori. Teseo deve curare che, nč Robino nč altri si sistemino fuori senza lettera ducale. A chiunque, re Renato compreso, egli dirą che devono arrivare lą degli altri; e,se anche non giungessero degli altri nostri, ricordi che gli uomini sono sempre tenuti a pagare le tasse.

[ 163r] Nobili canzellero Theseo de Spoleto.
Lą ultra con la mayestą del re Renato sonno venuti alcuni homini d'arme, et fra li altri gli č venuto Iohanne Robino; et perchč credemo che esso Iohanne, se poterą, farą prova andare ad allogiare de fuora, volemo che honestamente tu provedi che nč luy nč altri non siano allogiati de fuora tanto, como havemo dicto, senza nostra lettera, et che vadano ad allogiare dentro. Et casu che la prefata mayestą, o altro in suo nome, te ne dicesse pił una cosa che un'altra, responderay che lą hanno ad venire delli altri et che Ii homini non poriano alogiare l'uno et l'altri, et questa tale respuosta gli diray humanamente; et quando bene gli altri nostri non gli venesseno, bisogna che Ii homini pagino le taxe. Data ut supra.
Persanctes.
Iohannes.