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625. Francesco Sforza agli armigeri della squadra di Sagramoro Visconti (1453 dicembre 6 "apud Urceasnovas").

Francesco Sforza informa gli armigeri della squadra di Sagramoro Visconti che devono portarsi a Brusaporto, dove ha stabilito il loro alloggiamento, ammonendoli che Castelleone è stato destinato ad altri e li avverte che se si fossero attenuti agli ordini non sarebbe successo quel che è accaduto. Sappiano poi, che per la guerra nel Bergamasco saranno con il Colleoni. Nel medesimo giorno si è scritto a Francesco de Cademustis di portarsi dal duca ed egualmento si è fatto sapere al luogotenente di Lodi di sollecitare l'andata di Francesco dallo Sforza.

[ 164v] Strenuis armigeris de squadra Segramori Vicecomiti.
Havemo recevuto Ie vostre lettere, ale quale respondendo breviter ve dicemo nostra intentione essere che vuy andiate a Bruxaporcho dove havemo deputato el vostro alogiamento; et se vuy havessevo servato quanto (a) havevamo ordinato, non gle seria intervenuto quello gli è; pur de novo se gli potrà reconzare e stare lì; siché andate Iì, perchè havemo provisto ad altri deli logiamenti de Castelione, avisandove che nostra intentione è, como havemo ordinato al dicto domino Segramoro, che intendemo siati cum domino Segramoro ala impresa e su la guerra de Bergamasca con el magnifico Bartholomeo Coglione. E questa è la nostra intentione, quale volimo sia observata.
Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
Die suprascripto.
Scriptum fuit Francisco de Cademustis quatenus veniat ad dominum.
Ser Iacobus.
Cichus.
Similiter scriptum fuit locumtenenti Laude quatenus solicitet suprascriptum Franciscum quod subito veniat ad dominum.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) quanto ripetuto.