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634. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1453 dicembre 10 "apud Marchariam".

Francesco Sforza vuole che il luogotenente di Lodi, accertato che il massaro dell'abbazia di Cerreto è stato preso pur essendo, come gli ha scritto Ettore, fattore di detta abbazia, nei due dì del contramando, scriva a Gaspare da Suessa di liberarlo.

Locumtenenti nostro Laude.
Havendo nuy inteso per lettere de Hectore, factore de l'Abbatia da Cereto, che quelli de Gasparo da Sesso hanno preso uno massaro dela dicta Abbatia contra el debito, perchè era in li duy dì del contrabando, gli habiamo scripto che, trovandose, per la informatione pigliariti sopra ciò, ch'el sia preso in li duy dì del contrabando, che lo debbi relaxare senza altra replicatione de nostre littere liberamente. Et pertanto volemo che habiate la dicta informatione et, segondo quella, avisariti dicto Gasparro che lo debba, aut absolvere e liberare aut rescotere, se pure se trovasse esser preso legitimamente e non in li dì del contramando. Data in castris nostris apud Marchariam, x decembris 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.