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651. Francesco Sforza al luogotenente e al referendario di Lodi 1453 dicembre 14 "apud Marchariam".

Francesco Sforza esprime al luogotenente e al referendario di Lodi il suo stupore per l'esito negativo delle sue richieste di vettovaglie e soprattutto di biada per i cavalli dell'esercito. Nella prospettiva di dover campeggiare a lungo ripete la sollecitazione perchè comandino a comuni e a privati di inviare dette vettovaglie a Cremona e poi in campo. In simile formasi è scritto al capitano di Casteggio, al podestà e referendario di Pavia al capitano della Lomellina, al capitano di Casteggio, al capitano del divieto di Piacenza, al podestà e al capitano della cittadella di Piacenza, nonchè a Teseo da Spoleto.

[ 170r] Locumtenenti et referendario nostro Laude.
Grande maeraviglia ne diamo che de quante lettere ve havemo scripte circh'al fare mandare victualie, et maxime biava da cavalli al nostro felice exercito, nulla sia mandata ad executione, et anchora siamo ad vederne uno minimo effecto, nè sapiamo imputarlo se non a vostra neglegentia. E pertanto, havendo nuy a campegiare anchora uno pezo, volemo et ve comettemo con quanta più instantia possemo che, comandando ali comune et ad singulare persone quelle quantità ve parerano convenienti, faciate lo conducano a Cremona et deinde al campo donde venirano libere et secure senza dubio alcuno; et a questo metiti ogni industria et solicitudine per quanto desiderate farce cosa che ce piaza. Data apud Marchariam, xiiii decembris 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.
In simili forma scriptum est capitaneo Clastigii, potestati et referendario Papie et capitaneo nostro Lumelline, capitaneo devetus Placentie et potestati et capitaneo citadelle Placentie ac Theseo da Spoleto.