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666. Francesco Sforza a Iacopo Bocazio (1453 dicembre 17 "apud Marchariam").

Francesco Sforza scrive a Iacobo Bocazio di aver preso atto della retrosia degli ebrei a pagare quanto ancora spetta della loro composizione allegando di esserne impossibilitati se prima non riscuotono i denarii che vantano qua e là, oltre a quelli che loro devono coloro che sono sulle terre di donna Luchin. Pretese che contraddiconoi all'accordo avuto con gli ebrei di prima pagare e di aver poi il supporto ducale per l'acquisizione dei loro crediti. Il duca gli ordina di imprigionare il mercante ebreo al suo arrivo a Cremona e l'ebreo Manno di Pavia, ai qualii ha scritto di portarsi da lui. Li trattenga con quelli di Piacenza fino a che non abbiano sborsato il rimanete della composizione dovuta. Scrive a donna Luchina di intervenire perchè gli ebrei delle sue terre si portino da lei a fare il loro dovere, oppure paghi lei.

Iacobo Bocatio.
Havemo inteso quello ne scrive dela tardità, quale usano li hebrei de quella cità in pagare lo resto delli dinari dela compositione et deIe rasone, quale allegano de poderte spazare de presente se non vanno scodando Ii dinari de qua et de là, et se quelli che stanno in le terre de madona Luchina et altroe non pagano la parte soa. Et respondendote, dicemo che molto ce maravigliamo delli facti loro, perchè loro forono quelli che ne promessero sborsare tuti li dicti dinari fin a callende proximo passato et nuy gli promissemo de dargli poy ogni favore a retrarla dali altri che, adunche li habbiamo aspectati fin al dì de hozi, et che anchora voglino menare più in longo questa exbursatione, non lo volimo patire per modo alcuno. Però te comettemo et volemo che, venendo lì marcadante hebreo in Cremona et Manno hebreo a Pavia, ali quali havemo scripto che subito vengano a parlare techo, Ii debii destenire tuti insieme con quelli altri da Piasenza et non relaxarli fin a tanto che habiano exborsato tuto el dicto resto secundo la dicta compositione havuta; et in questo non sia fallo alcuno, avisandoli però che, pagati Ii dicti dinari, nuy gli daremo ogni favore expediente per retrare Ia parte che tocha aIi altri. Scrivemo però a madona Luchina debia provedere che Ii ebrei quali stano in Ie terre soe, overo vengono a fare lo dovere suo, overo paghi ley. Sforzati mò de spazare questa cosa con ogni celerità possibile, perchè nuy aspectiamo de hora in hora questi denari. Data ut supra.
Irius.
Cichus.