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67. Francesco Sforza a Ludovico da Bologna 1453 agosto 11 "in castris apud Gaydum".

Francesco Sforza scrive a Ludovico da Bologna che è stato da lui Scaboyno da Busseto, ambasciatore della comunità di Pontecurone, per perorare uno sgravio della tassa dei cavalli. Attualmente la comunità contribuisce secondo il parere di Pietro de Linate, commissario di Tortona, cui lo Sforza ha imposto di attenersi alla tassa riportata nel libretto fatto, al tempo di Filippo Maria Visconti, dal consigliere Niccolò Arcimboldi. L'ambasciatore di Pontecurone ha, però, obiettato che tale base di tassazione è stata rivista e ridotta da altri commissari e in particolare, da Giovanni Galeazzo di Ligurni per ordine dello stesso duca Visconti, come è dimostrato "per scripture autentice". La conclusione sforzesca è che "dicta reductione gli sia observata".

[ 21r] Lodovicho de Bononia.
Scaboyno da Boxeto, ambaxatore dela comunità de Pontecurono, como tu sii ben informato, è stato qui da nuy più dì sonno per impetrare da nuy che quella comunità fosse alezerita dela taxa delli cavalli, ala quale del presente contribuisse secondo el parere che n'ha mandato Petro da Lonate, comissario de quella nostra cità de Terdona, al quale più et più volte, havendo respuosto et facto dire che nostra intentione è che la dicta comunità contribuisca et paghi quella parte de tasse de cavalli che se contene nel quaterneto delle taxe di cavalli, facto et ordinato nel tempo dela bona memoria del quondam illustrissimo ducha de Milano, Filippo Maria, per el spectabile consigliero domino Nicolò Arcimboldo et li altri sopra ciò deputati, como manifestamente appare. Et perchè el dicto ambaxatore allega ch'el compartito de dicta taxa facto per esso domino Nicolò fo da poi limitato et reducto ad minore somma de cavalli per altri comissarii, et maxime per Iohanane Galeaz di Ligurni per comissione del prelibato illustrissimo duca passato, offerendo luy monstrarlo con effecto et per scriptura autentica, volemo che subito, recevuta la presente, tu debii diligentemente havere matura (a) informatione de questa tale reductione (b) et trovando tu in verità et per scripture autentice et valide questa tale reductione et essere stata observata nel tempo che viveva el prelibato quondam ducha, semo contenti dicta reductione gli sia observata in quello grado et forma medesma che li era observata nel predicto tempo d'esso signor ducha.
Data in castris nostris apud Gaydum, die xi augusti 1453.
Iohannes.
Iohannes.

(a) Da volemo a reductione scritto su testo non totalmente abraso.
(b) Segue observata nel tempo che viveva el prelibato quondam duca su testo non abraso e parte dell'altro invece abraso e riportato subito dopo nella missiva.