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676. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto (1453 dicembre 19 "apud Marchariam").

Francesco Sforza comanda a Teseo da Spoleto di prendere, in nome del duca, possesso del luogo di San Damiano per motivo del quale vi è una vertenza tra i conti Giovanni, Giovanni Galeazzo, Riccardo Anguissola e Berto, figlio di Rolando Pallavicino. Verrà consegnato ai tre conti o a Berto quando sarà veduto "de rasone ad chi specta", ma nel frattempo, Teseo incameri le tasse e licenzi quelli dell'una e dell'altra parte.

[ 176v] Theseo de Spoleto.
(a) Havemo inteso la differentia vertisse fra el conte Iohanne, conte Iohanne Galeazo et conte Ricardo Angussoli per una parte, et Berto figliolo del magnifico Rolando Palavicino per l'altra, per cagione del loco de San Damiano con gran despiacere et Ie novità seguite dal'uno et l'altro canto per dicta cagione, de che molto ne siamo maravigliati; unde, per levare via ogni differentia et debato fosse fra loro, volimo che, havuta questa, tu vadi con Ie alligate nostre, quale scrivemo ali homini del dicto loco et anche al'una parte et al'altra, et pigliaray la possessione d'esso in nostro nome, perchè quando sia veduto de rasone ad chi specta, gle lo faremo consignare. Ma, in questo mezo, volemo sia in mane nostre, attendendo però al facto delle tasse como te havemo scripto per altre. Et in dicto loco volimo non lassi veruno, ad petitione de Rolando né d'essi Anguxoli, siché licentiaray quelli del'una parte et l'altra gli fossero, advisandone subito como haveray facto. Data ut supra.
Zanetus.
Cichus.

(a) Segue Comuni et hominibus terre nostre Sancti Damiani Placentie depennato.