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677. Francesco Sforza al comune e agli uomini di San Damiano 1453 dicembre 20 "apud Marchariam".

Francesco Sforza comunica al comune e agli uomini di San Damiano di aver deliberato di mandare il suo cancelliere Teseo da Spoleto a prendere possesso di quel luogo, delle fortezze e cose sue fino a che ex iure non sarà decisa l'assegnazione di quel luogo tra Uberto, figlio di Rolando Pallavicino e i conti Giovanni, Giovanni Galeazzo, Riccardo Anguissola.

Communi et hominibus terre nostre Sancti Damiani.
(a) Havemo inteso la differentia vertisse fra Uberto, vostro figliolo, et li conti Iohanne, Iohanne Galeazo et Ricardo Angusoli per cagione del loco di San Damiano et le novitate seguite hincinde per dicta cagione, de che havemo preso gran despiacere; unde (b) per levare via ogni debacto havemo deliberato torre nuy la possessione de quello loco per fino che serà veduto et cognisciuto ad chi specta de raxone. Pertanto mandiamo Iì Theseo da Spoleto, nostro cancellero, presente portatore, al quale volemo debbiati consignare quello loco con ogne forteze et cose soe, et a nuy overo ad qualunque gli metterà in nostro nome obedire como ad nuy proprii finché [ 177r] (c) sarà terminato ad chi specta da ragione; ad questo non fatti contradictione, et per chiareza vostra havemo sottoscripta la presente de nostra propria mano. Ex campo nostro apud Marchariam, xx decembris 1453.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria.
Zanetus.
Cichus.

(a) Segue Rolando Palavicino depennato.
(b) Segue pertanto depennato.
(c) che ripetuto.