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687. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1453 dicembre 22 "apud Marchariam".

Francesco Sforza si compiace con il luogotenente di Lodi per la provvista dei due piatti grandi con il castello, delle altre cose necessare per "stropiare" il ponte a Rivolta, come per aver mandato i maestri e i guastatori e iniziata la rovina della torretta e delle colonne, anche se non si possono "stropiare integre". Non potendo atterrare tutte le colonne, faccia scavare le altre e danneggiare il resto del ponte, lasciando che, ingrossando, l'acqua faccia la sua opera demolitrice oppure si aspetti l'arrivo di mastro Pedro. Quel che gli interessa è che faccia "subito mandare giuso" il porto di Cerreto a Gaspare da Suessa e che solleciti Rossino ad abbattere il ponte, avendo, però, cura che "le monitione et fornimenti (...) non vadano a male".

Locumtenenti Laude.
Havemo recevuto le vostre Iettere de dì XVI del presente et inteso quello ne scriveti delIa provisione havite facta in mandare tutti duy Ii piatti grandi col castello et tute Ie altre cose bisognano per stropare il ponte ad Rivolta, così li magistri et guastatori, et cetera, et del principio hanno facto de guastare dalla parte verso la torreta, così delle colonne sonno al secho, quale diceti non se possono stropare integre; ala quale respondendo comendamove della provisione haviti facto per guastare dicto ponte.
Benchè vuy et li altri, alli quali ne havemo dato carico, se siano portato molto lentamente, ve dicemo che, non possendose stropare quelle colonne sonno al sucto integre, li faciati lassar stare, ma fate cavare le altre et el resto del ponte guastare; perchè quando poi l'aqua sia ingrossata, overo sia venuto maestro Pedro, se porano cavare le altri. Ma el porto era a Cereto volimo debiati subito mandare giuso [ 181r] ad Cerreto, remossa ogni casone, ad Gasparro da Sessa; et caricamovi che dal canto vostro usati ogni diligentia. Così solicitati Rossino al desfare dicto ponte, al qual Rossino scrivemo opportune per l'aligata, como ne recordati che le monitione et fornimenti del dicto ponte non vadano ad male, la quale gli mandati. Data apud Marchariam, xxii decembris 1453.
Zanetus.
Cichus.