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688. Francesco Sforza a Re Renato (1453 dicembre 22 "apud Marchariam").

Francesco Sforza scrive a re Renato in favore dei gentiluomini di Cocconato, fedeli amici dei Visconti e, tra loro, gli segnala Guideto, abitante a Ticineto, che gli è caro sia per nobiltà che per rispettabilità, anhe se è maltrattato da Guglielmo di Monferrato per la sua amicizia con lo Sforza. Siccome ha saputo che alcuni soldati regi, che stazionano a San Martino, danneggiano non poco quel suo luogo, il duca chiede al sovrano di raccomandare Guideto ai signori di Monferrato e di ammonire i suoi soldati perchè non molestino nè Guideto nè i suoi uomini.

Regi Renato.
Li gentilhomini de Cochonato sonno stati continuamente mey amici et affectionati ad la illustre casa di Vesconti, et fra li altri è Guideto da Cochonato, habitatore del loco de Ticineto, el qual, sì per la nobilità, sì etiam perchè è persona da bene, ad me è molto caro. Et perchè questa tale amititia che l'à con nuy gli è pur stata nociva apresso lo illustre signore marchese domino Guiglielmo de Monferrà, et da loro stato mal tractato, et specialmente adesso, secundo che m'ha facto dire, alcuni soldati dela serenissima Mayestà vostra, che logiano al borgo Sancto Martino, fanno grandissimo damno ad quello suo loco et homini, tractandoli non altramente che se fossero inimici. Pertanto io prego la prelibata vostra mayestà che la se degni recomandare esso Guideto ali prefati signori in modo che li possa stare et li suoi homeni senza molestia, et così admonire li dicti suoi soldati che non gli vogliono fare damno, anzi reguardarli per modo che non habiano cason de dolerse più per questa cosa. Il che io haverò carissimo dala prelibata vostra mayestà, cui devote me comendo. Data ut supra.
Christoforus.
Cichus.