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692. Francesco Sforza al commissario di Pizzighettone (1453 dicembre 22 "apud Marchariam").

Francesco Sforza comanda al commissario di Pizzighettone di arrestare Colla da Calabria, compagno di Evangelista Savello, che dovrebbe essere in campo e, invece, se ne sta ĺ. In simile forma si è scritto al podestà di Bereguardo per l'arresto di Fattemanza, al podestà "Clararum" per la detenzione di Giovanni de Claris, al podestà di Cormo per la detenzione di Lamberto da Misinello, al capitano di giustizia di Milano per la detenzione della comunità di San Colombano, al podestà di Fontanella per la detenzione di Andrea Sclavo.

Comissario Pizleonis.
In quella nostra terra se retrova essere Colla de Calabria, compagno de Evangelista Savello, qual non vole stare in campo como el doveria et servirlo como fanno Ii altri.
Pertanto volemo che lo debiati far trovare et destenirlo, non relaxandolo senza nostra licentia. Data ut supra.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit potestati Bereguardi pro detentione Fattemanze, Item potestati Clararum pro detentione Iohannis de Claris; item potestati Cormi pro detentione Lamberti de Misinello; item capitaneo iustitie Mediolani pro detentione comunitatis Sancti Columbani; item potestati Fontanelle pro detentione Andree Sclavi.
Irius.