Registro n. 16 precedente | 694 di 1825 | successivo

694. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni 1453 dicembre 24 Mantova.

Francesco Sforza invita il Colleoni a proseguire nella sua impresa in Val San Martino in modo da impossessarsi presto della bastita di Brivio, curando che essa possa poi giovare contro Bergamo. Compiute le operazioni lì, vorrebbe che il Colleoni si premurasse di far danni ai nemici che si sono mossi in soccorso del castello di Bre, impedendo così, di raggiungere il loro intento. Necessitandogli aiuto, si accordi con suo fratello Alessandro. Ha scritto ai Sanseverino per il mancato loro appuntamento con il Colleoni. Si dice consapevole del bisogno di quella gente e spera di intervenirvi presto. Gli ripete che quanto ha saputo, tramite un trombettiere, suo amico è fatto ad arte dai suoi amici per dar speranza alla gente, ma, se detto amico volesse dire qualcosa di concreto, non ha che da andare a Brescia o mandare uno dei suoi dal Colleoni, che poi contraccambierà con l'invio di un suo uomo.

[ 182v] Magnifico Bartholomeo Coleono.
Havimo recevuto la vostra littera de dì XXI del presente, per la quale restiamo pienamente avisati del'andare vostro in la Valle San Martino et di quanto haveti facto, et cetera; al che non accade dire altro se non che ve confortiamo a proseguire in la impresa ita che la reducati a bon fine la bastita de Brivio, quale sperate havere prestissimo. Dicemo che havendola, non la vogliati guastare perhò che ad nuy poterà fare favore contra Bergamo et quelle cose dellà; per l'havuta dela quale bastita semo certi Brivio non poterà stare cossì et prendarà partito. Et da poy che haveriti fornito, quanto vi parirà de fare dellà, serimo contenti, perchè I'inimici, como havereti inteso, sono mosti per andare a succorere lo castello de Bre, vogliati cerchare de fargli damno et providere in modo che non gli possa reussire il pensiero loro; et bisognandovi circa ciò veruno adiuto, vogliati intendervi cum Alexandro, nostro fratello, al quale havimo scripto se intenda cum voy in tucte quelle cose che vi parerà bisognare. Che quelli fratelli de Sanseverino non siano venuti ne è despiaciuto et ne siamo maravigliati; et de novo gli scrivimo quanto ne pare.
Ala parte del vivere dele gente, siamo certi lo bisogno sia como diceti, il perchè nuy attendemo et procuramo trovare lo modo et, trovato, provederemo al bisogno, et speramo serà presto.
Ala parte deIi brevi ve ha mandato quello amico per lo trombeta ve havemo resposto, et cossì ve replicamo che quello fanno quelli amici lo fanno ad arte per mantenere Ii populi soy in speranza; ma s'el volesse dire cosa de effecto vegna a Brexa et mandi uno di soy de voy, et voy poy mandariti uno di vostri. Questo è lo nostro parere. Data Mantue, xxiiii decembris 1453.
Bonifatius. Cichus.