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702. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1454 gennaio 1 "apud Marchariam".

Francesco Sforza fa rilevare a Teseo da Spoleto che, per errore dello scrittore, gli è stato ordinata la raccola di denari nel Piacentino per 1200 cavalli dal primo dicembre, anzichè dal primo novembre. Vuole, perciò, che Teseo avvisi tutti quelli che devono pagare detta tassa che "subito et senza dimora alcuna" mettano insieme la somma dovuta, perchè il duca la manderà a riscuotere per i soldati che "ne hanno grande de bisogno". D'ora in poi provveda alla riscossione mensile. In simile forma, con le debite variazioni, si è sritto a: marchese Rolando Pallavicino, per le terre sue, per 500 cavalli,donna Luchina dal Verme per 500 cavalli,Gandulfo da Bologna, come al solito, per il Parmense,ser Bertoluzio da Gubbio, per la Campagna di Pavia, per 400 cavalli, Francesco de Georgiis, nel Lodigiano, per 800 cavalli, Antonio,detto Campagnino, capitano di Casteggio, per le terre pavesi Oltrepo, per 900 cavalli, podestà di Tortona, per il Tortonese, per 400 cavalli, Giovanni Stefano di Casate, capitano della Lomellina, per 815 cavalli.

[ 185v] Theseo de Spoleto.
Benchè questi dì passati te scrivessemo che tu devesti scodere et mettere in ordine li denari delle taxe de Piasentina per li cavali 1200, cominciando in le calende de decembre passato, nondemeno per queste te dicemo che l'è stato errore del scrittore, perchè doveva dire ad calende de novernbre, et così è nostra intentione ch'el pagamento d'esse taxe debii comintiare al dicto calende de novembre, como cornintiò l'ano passato. Pertanto volemo che tu ne avisi tutti quelli che hanno ad pagare esse taxe et rescodi et metti in puncto li denari de questi duy mesi proximi passati subito et senza dimora alcuna, che siano apparechiati, perchè li mandaremo ad tuore per messo proprio per dargli ali nostri soldati, Ii quali ne hanno grande de bisogno. Et così provederay per l'avenire ch'essi denari siano scossi (a) de mese in mese et in puncto, como per l'altre nostre te habiamo scripto. Apud Marchariam, primo ianuarii 1454.
Christoforus.
Cichus.
In simili forma, mutatis mutandis, Rolando Palavicino, marchioni, pro terris suis pro equis 500; domine Luchine de Verme pro equis 500; Gandulfo de Bononia iuxta solitum terminum presentem pro Parmensi; ser Bertholutio de Eugobio in campanea Papie pro equis 400; Francisco de Georgis in Laudensi pro equis 800; Antonio dicto Campagnino, capitaneo Clastigii, pro terris Papiensibus ultra Padum pro equis 900; potestati Terdone pro Terdonensi pro equis 400; Iohanni Stefano de Casate, capitaneo Lomelline, pro Lomellina pro equis 815.

(a) scossi scritto su rasura.